SUGGERIMENTI PRATICI PER UN’INTERAZIONE MIGLIORE

Ad ognuno di noi è sicuramente capitato di stare male dopo una lite, una discussione o una semplice conversazione. Spesso accade infatti che, quando comunichiamo, ancor meglio sarebbe dire interagiamo, siamo portati ad esprime ciò cha abbiamo dentro, senza porre la giusta attenzione a ciò che il nostro interlocutore recepisce del nostro messaggio.

Diamo troppo spesso per scontate una serie, pressoché infinita, di variabili che possono influenzare, nel bene o nel male, chi ci ascolta.

Ecco perché a volte si viene fraintesi senza neanche accorgersene. Infatti, nella nostra testa, abbiamo ben chiaro ciò che vogliamo esprimere e tendiamo a non essere molto specifici nell’argomentare. Il nostro interlocutore, magari, parte da altri presupposti, a volte del tutto diversi dai nostri e, l’incontro di queste due diverse prospettive, può generare malintesi, a volte piccoli, a volte molto grandi, tali da generare liti furibonde o dolori profondi perché vediamo un cambiamento radicale nell’altra persone e non siamo in grado di darci una reale spiegazione.Quando interagisci con qualsiasi persona, parlando di argomenti abbastanza importanti, non dare nulla per scontato.

Sii il più specifico possibile e cerca di capire se il concetto da te esposto sia stato effettivamente capito dal tuo interlocutore sulla base del tuo contesto di riferimento.

Se, per esempio, dopo una lunga ed impegnativa giornata avverti molta stanchezza, ti esprimerai a monosillabi, agendo in modo piuttosto freddo e distaccato. Ciò non farà altro che innescare nel tuo o la tua partner una sensazione di tensione all’interno della relazione. Avvertendo, quindi, una possibile minaccia, potrebbe iniziare a parlare e a comportarsi in modo un po’ scontroso, scatenando in te una reazione ancor più seccata.

Il tuo atteggiamento iniziale, derivato da un’oggettiva stanchezza, ha in effetti scatenato nel partner una serie di pensieri negativi legati al proprio contesto personale, senza minimamente capire quale sia il tuo personale contesto di riferimento. Il non aver chiarito da subito la tua stanchezza come conseguenza della lunga ed intensa giornata appena trascorsa, è stato infatti determinato dalla convinzione che l’atteggiamento svogliato e freddo sia palesemente collegato al tuo contesto di riferimento.

Il partner, ignorando la reale causa del tuo atteggiamento, inizia a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato, inizia ad agitarsi e, invece di cercare la reale motivazione, potrebbe manifestare rabbia o frustrazione, con tutte le conseguenze del caso. Se invece, avessi da subito contestualizzato il tuo stato spiegando, anche con poche parole, che la giornata ti ha causato una grande stanchezza, il partner avrebbe potuto avere da subito un quadro chiaro della situazione e questo avrebbe spazzato via tutti i malintesi.

Essere precisi e specificare il proprio contesto di riferimento, permette di risparmiare molte energie, indispensabili per affrontare l’interazione, in maniera decisamente più costruttiva, chiara e positiva.


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DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE


Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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