TRE ESERCIZI PER ALLENARE LA FELICITA’

Non si può essere sempre felici, come non si può essere sempre tristi. C’è, però, una tendenza di fondo che può essere gestita. La felicità, in questo caso, deve essere percepita come una competenza che può e deve essere allenata

LA FELICITA’ (NON) LA SI DEVE MERITARE

Si è osservato che, in genere, siamo felici solo “DOPO” aver fatto qualcosa che ci porti a meritarci una piacevole ricompensa.

Siamo stati educati, infatti, con la frase “prima il dovere, poi il piacere”. 

L’EDUCAZIONE SOCIALE

Le nostre abitudini sono state forgiate da paradigmi come questi: “se fai il bravo, dopo ti compro il gelato”, “puoi andare a giocare solo dopo aver fatto i compiti”. 

Così facendo siamo cresciuti con l’idea che, per essere felici, dobbiamo fare qualcosa per cui meritarci la felicità.

TRE ESERCIZI PER ALLENARE LA FELICITA’

La scienza ha ampiamente dimostrato che il nostro cervello è plastico, cambia ed apprende continuamente. Per avere dei risultati tangibili è opportuno allenarlo correttamente a focalizzarsi su pensieri, emozioni e comportamenti piacevoli. Per farlo ci sono tre esercizi particolarmente efficaci per rafforzare delle condizioni interiori di calma, lucidità, benessere ed intenzionalità. 

1 – CONCENTRATI SULLA SOLUZIONE E NON SULLA LAMENTELA

Esiste un’approfondita letteratura scientifica che ha dimostrato come, il lamentarsi di continuo, disattivi completamente i neuroni deputati all’area del “problem solving”.

Chi si lamenta, infatti, difficilmente si concentra sulla soluzione. Questo atteggiamento, non solo è nocivo per chi esprime continuamente lamentele, ma anche per chi ascolta, in quanto innesca lo stesso meccanismo distruttore dei neuroni deputati alla ricerca di una soluzione.

2 – SORRIDI

Anche se non si è dell’umore giusto per sorridere, si è visto che, riprodurre il movimento del sorriso, scatena un’abbondante produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni del benessere” che, oltre a farci sentire meglio a livello di umore, aiutano il corpo a distendersi e rilassarsi.

3 – ESEGUI UNA RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE

Fai una pausa di 2 minuti ogni 2 ore ed esegui una “respirazione consapevole”. 

Questo aiuta a sviluppare la capacità di essere presenti nel qui ed ora, a far fluire le emozioni in modo cosciente e a riportare il corpo in una condizione fisiologica che consente di osservare l’ambiente circostante in maniera più oggettiva.

Ciò aiuterà a non rispondere agli stimoli esterni con comportamenti istintivi e primordiali, ma con atteggiamenti più consapevoli.


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“DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE”


Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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