Questo tema intende rispondere ad un preciso quesito, ma anche approfondire alcuni concetti importanti per tutti i temi sulla comunicazione, in particolare il concetto di interazione sociale e la distinzione tra interazione comunicativa come passaggio di informazioni a interazione comunicativa come elaborazione e condivisione di significati.
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TRE ESERCIZI PER ALLENARE LA FELICITA’
Non si può essere sempre felici, come non si può essere sempre tristi. C’è, però, una tendenza di fondo che può essere gestita. La felicità, in questo caso, deve essere percepita come una competenza che può e deve essere allenata.
LA FELICITA’ (NON) LA SI DEVE MERITARE
Si è osservato che, in genere, siamo felici solo “DOPO” aver fatto qualcosa che ci porti a meritarci una piacevole ricompensa.
Siamo stati educati, infatti, con la frase “prima il dovere, poi il piacere”.
L’EDUCAZIONE SOCIALE
Le nostre abitudini sono state forgiate da paradigmi come questi: “se fai il bravo, dopo ti compro il gelato”, “puoi andare a giocare solo dopo aver fatto i compiti”.
Così facendo siamo cresciuti con l’idea che, per essere felici, dobbiamo fare qualcosa per cui meritarci la felicità.
TRE ESERCIZI PER ALLENARE LA FELICITA’
La scienza ha ampiamente dimostrato che il nostro cervello è plastico, cambia ed apprende continuamente. Per avere dei risultati tangibili è opportuno allenarlo correttamente a focalizzarsi su pensieri, emozioni e comportamenti piacevoli. Per farlo ci sono tre esercizi particolarmente efficaci per rafforzare delle condizioni interiori di calma, lucidità, benessere ed intenzionalità.
IL FALSO MITO DELLA COMUNICAZIONE
Una delle teorie della comunicazione più famosa al mondo è un falso mito. Sto parlando della teoria di Mehrabian, non tanto famosa per il suo autore, quanto per il suo contenuto: “il processo comunicativo dipende per il 55% da elementi non verbali, per il 38% da elementi paraverbali e per il 7% da aspetti verbali”.
Questa teoria viene molto spesso utilizzata nei corsi di formazione, di PNL e di crescita personale. Per definizione, la comunicazione è il processo di trasmissione di un messaggio, da un soggetto emittente a uno ricevente.
LA CONSAPEVOLEZZA E’ UN PROCESSO QUOTIDIANO
So per esperienza personale che, per coltivare il potere di guarigione della consapevolezza non basta seguire meccanicamente delle istruzioni. Nessun processo di apprendimento autentico funziona così. L’apprendimento e la trasformazione sono possibili solo quando la mente è aperta e ricettiva. Nella pratica della consapevolezza dovrai portare tutto te stesso. Non basta assumere una posizione meditativa e aspettare che magicamente succeda qualcosa, né accendere un video e aspettarti che ti faccia qualcosa.
CAPIRE E GESTIRE AL MEGLIO LO STRESS
Fondamentalmente lo stress è una componente naturale del vivere a cui non è possibile sottrarsi come non è possibile sottrarsi alla condizione umana.
Alcuni cercano di evitarlo cingendosi di barriere protettive che li separano dalle esperienze della vita; altri cercano di sfuggirgli desensibilizzandosi in vari modi.
Naturalmente tutti abbiamo bisogno, di quando in quando, di prendere le distanze dei nostri guai.
Ma se la fuga diventa il modo abituale di rapportarci ai nostri problemi, quegli stessi problemi finiscono per moltiplicarsi.
Non scompaiono magicamente: ciò che scompare, o perlomeno si eclissa, è la nostra capacità di imparare, crescere, cambiare e guarire. Alla fin fine, affrontare i problemi è solitamente l’unico modo per superarli.
COME POTER VIVERE APPIENO LA FELICITA’ NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI (NONOSTANTE TUTTO)
– PARTE 1 –
La felicità può essere considerata come un dono che facciamo a noi stessi, una sorta di auto-regalo che possiamo scegliere di vivere oppure di abbandonare.
Quando si parla di felicità intendiamo generalmente quel piacevole stato psicofisico nel quale percepiamo un senso di benessere generale che ci accompagna quasi in ogni singolo momento della nostra vita.
Il concetto di felicità è certamente soggettivo: se osserviamo i bambini possiamo notare che si divertono e riescono a essere felici con davvero poco, mentre noi adulti, quasi come se avessimo perduto qualcosa, abbiamo bisogno di stimoli più potenti.
In questo articolo vedremo in primo luogo perché essere felici è un diritto che possiede ciascuno di noi e poi capiremo come essere felici con alcuni accorgimenti molto importanti
ESSERE FELICI E’ UN DIRITTO DI TUTTI
Quando si parla della propria ricerca della felicità bisogna avere ben chiaro in mente che ognuno di noi possiede il diritto di essere felice, di prosperare e di stare bene con se stesso.
8 RISPOSTE ALLE DOMANDE SULLA FELICITÀ
Ho risposto alle domande che più spesso ci facciamo sulla felicità, cercando di dare spunti di riflessione interessanti per agire verso la direzione più funzionale.
I 5 ASPETTI DA AGIRE PER SENTIRSI FELICI
PARTE 2
I 5 ASPETTI DA AGIRE PER SENTIRSI FELICI
Prima di tutto bisogna prendere consapevolezza di due cose:
I ruoli nella società servono e la fanno apparentemente funzionare
I ruoli possono essere una traccia per orientarsi: ma tu non sei un’etichetta
1 – NON ASSUMERE I RUOLI CHE TI ATTRIBUISCONO GLI ALTRI
2 – SCEGLI ATTENTAMENTE IL TUO LAVORO
3 – PRATICA LA FELICITA’ DELIBERATA
4 – CONFESSA QUALCOSA DI CUI TI VERGOGNI
5 – ESSERE FELICI RIFIUTANDO CIO’ CHE NON VOGLIAMO
LE TECNICHE CHE MOLTI “ESPERTI” UTILIZZANO POSSONO DANNEGGIARTI SE NON C’E’ UN OBIETTIVO CHIARO
Le parole che utilizziamo sono l’espressione delle nostre esperienze di vita e possono rivelare molto di quello che siamo e di quello in cui crediamo, soprattutto quando sono analizzate nel loro insieme a livello di struttura, successione e regole.
Sembra una banalità agli occhi di un esperto ma, in realtà, non avere un obiettivo può generare dei grossi danni. Sì, perché molte tecniche sono davvero potenti, sia in modo funzionale che disfunzionale.
LO STUDIO SULLA GRATITUDINE E LA CORRELAZIONE CON LA SOLITUDINE E LA SALUTE FISICA
La gratitudine è stata concettualizzata come parte di un ampio orientamento disposizionale verso la percezione e l’apprezzamento del positivo nella vita (dagli studi effettuati da Wood, Froh e Geraghty). Studi emergenti stanno ora dimostrando che la gratitudine può svolgere un ruolo protettivo e predittivo nella salute fisica auto-riportata (Hill, Allemand e Roberts).
COME SCOPRIRE IL TUO TALENTO
Per poter avere successo in un determinato settore, sia esso lavorativo, sportivo o artistico, è necessario avere talento e, contestualmente, dedicarsi allo studio impegnandosi a sviluppare quanto più possibile le proprie doti.
Ma prima di tutto è necessario definire il proprio talento, ossia capire in cosa si è maggiormente predisposti. Ognuno di noi ha un talento, fidati, l’importante è scoprirlo e, se mi seguirai, ti aiuterò ad identificarlo.
COME RICONOSCERE E GESTIRE I MECCANISMI DELLA TUA MENTE
Iniziamo con il dire che i bias cognitivi sono costrutti fondati, al di fuori del giudizio critico, su percezioni errate o deformate, su pregiudizi e ideologie; utilizzati spesso per prendere decisioni in fretta e senza fatica.
Sono sempre di più le persone che parlano di bias cognitivi e che approfondiscono questo argomento: sta aumentando in modo considerevole la voglia di conoscere se stessi (e il proprio cervello) e il fatto che tu stia leggendo queste parole ne è la testimonianza.
Al tempo stesso, esiste anche un dato meno felice (ed è un eufemismo): da un lato sta aumentando l’interesse per la conoscenza, dall’altro lato sta aumentando a dismisura la disinformazione, ed è per questo che è necessario fare estrema chiarezza sull’argomento, sgomberando subito il campo da approcci poco scientifici.
MIGLIORA IL TUO DIALOGO INTERIORE CON LA CONSAPEVOLEZZA
Ti sei mai accorta o accorto che la tua mente produce un chiacchiericcio mentale a volte automatico, a volte volontario?
Ciò a cui facciamo riferimento quando parliamo di “self-talk”, nelle prestazioni, è solo il modo volontario di parlarsi.
Non è il solo notare come tendiamo a parlarci.
6 ESERCIZI PRATICI PER LE EMOZIONI POSITIVE
Per gestire al meglio le tue emozioni ed aumentare il senso di felicità percepito, ci sono pratiche quotidiane che ti possono portare a creare un’abitudine alla felicità nella tua vita e aumentare le tue emozioni positive.
Negli ultimi anni, molti ricercatori hanno trovato modi nuovi e scientificamente provati per garantire un maggior benessere.
Da Martin Seligman a Barbara Fredrickson, da Jon Kabat-Zinn a Amy Cuddy, questi “studiosi del benessere” hanno scoperto e condiviso una serie di pratiche differenti per contribuire ad aumentare il livello di positività che puoi sperimentare nella tua vita.
6 ESERCIZI PRATICI PER LE EMOZIONI POSITIVE
Per gestire al meglio le tue emozioni ed aumentare il senso di felicità percepito, ci sono pratiche quotidiane che ti possono portare a creare un’abitudine alla felicità nella tua vita e aumentare le tue emozioni positive.
Negli ultimi anni, molti ricercatori hanno trovato modi nuovi e scientificamente provati per garantire un maggior benessere.
Da Martin Seligman a Barbara Fredrickson, da Jon Kabat-Zinn a Kristin Neff, questi “studiosi del benessere” hanno scoperto e condiviso una serie di pratiche differenti per contribuire ad aumentare il livello di positività che puoi sperimentare nella tua vita.
IL POTERE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA
“Le persone competenti sul piano emozionale (quelle che sanno controllare i propri sentimenti, leggere quelli degli altri e trattarli efficacemente) si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni intime, che nel cogliere le regole implicite che portano al successo politico”.
Daniel Goleman (psicologo, scrittore e giornalista statunitense, uno dei massimi esperti di intelligenza emotiva) con tale affermazione, illustra quanto l’intelligenza emotiva – ossia la capacità di saper gestire la vita emozionale, utilizzandola come base per la motivazione e il comportamento – rappresenti una delle abilità più importanti in tutti gli ambiti della vita.
PER SENTIRTI SEMPRE MEGLIO PROVA IL METODO SI.CO.RE.
Ci sono migliaia di studi scientifici internazionali che attestano gli enormi effetti benefici che, alcune semplici abitudini, possono apportare al nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.
Il nostro benessere è imprescindibilmente legato al funzionamento della nostra mente, sia che abbiamo piccoli fastidi, sia che abbiamo problemi oggettivamente molto impattanti.
Tali accorgimenti se eseguiti correttamente ed in modo costante aumentano il nostro senso di consapevolezza e benessere generale.
TROVA LA TUA “RAGIONE DI VITA” CON IL METODO IKIGAI
IKIGAI è l’unione tra “iki” (vivere) e “gai” (ragione) e significa proprio “ragione di vivere”, “ragione di vita” e, secondo la cultura giapponese, ognuno di noi la possiede.
I CINQUE PILASTRI DELL’IKIGAI
Ken Mogi, neuro-scienziato giapponese, ha definito i cinque pilastri fondamentali:
1 – COMINCIARE IN PICCOLO
2 – DIMENTICARSI DI SE’
3 – ARMONIA E SOSTENIBILITÀ
4 – GIOIA PER LE PICCOLE COSE
5 – STARE NEL QUI ED ORA
LE EMOZIONI DEFINISCONO IL NOSTRO STATO DI BENESSERE
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.
Secondo la maggior parte delle teorie moderne, le emozioni sono un processo articolato in più componenti e con un decorso temporale che evolve.
IL TUO CERVELLO TI INGANNA, ALLENALO!
Le distorsioni cognitive
ASTRAZIONE SELETTIVA DELLE INFORMAZIONI
Si crea un’astrazione selettiva delle informazioni quando si considerano solo i dati in accordo con le proprie convinzioni, ignorando o sottovalutando quelli che non lo sono.
ESEMPIO
Se mentre parli in pubblico ti accorgi che tre persone, di un’ampia platea, stanno sbadigliando o sono distratte, verrai alla conclusione che non sei in grado di coinvolgere il pubblico.
ASPETTATI IL MEGLIO E PREPARATI AL PEGGIO CON IL BI-PENSIERO!
In molte di tali decisioni entra in gioco un bias cognitivo chiamato “Effetto di overconfidence” che è un pregiudizio consolidato in cui la fiducia soggettiva di una persona nei propri giudizi è attendibilmente maggiore dell’accuratezza oggettiva di tali giudizi, specialmente quando la fiducia è relativamente elevata.
L’eccesso di fiducia è un esempio di una calibrazione errata delle probabilità soggettive. Questo, spesso, porta ad una convinzione legata al fatto che una cosa, sopratutto negativa, non capiterà a noi.
IL MODELLO BIG FIVE DELLA PERSONALITA’ TRA STUDI E CRITICHE
La teoria dei Big Five, di Robert R. McCrae e Paul T. Costa, è una tassonomia dei tratti di personalità. Tra la moltitudine di modelli incentrati su un approccio nomotetico (ossia il modo di impostare una ricerca conoscitiva che miri alla scoperta di un assetto normativo della realtà regolata quindi nel suo complesso da leggi universali) allo studio della personalità, risulta uno dei più condivisi e testati, sia a livello teorico sia empirico.
GRATITUDINE, PERCHE’ NON DEVI MAI SOTTOVALUTARLA
È un optare consapevole e costante tra un ribellarsi e un volersi emancipare ad ogni costo dall’origine, dalle condizioni contingenti e creaturali date all’uomo e non da lui create, quali la nascita, la vita con gli altri, il mondo, la morte.
Ma gratitudine può voler dire anche scegliere, con sano realismo, di riconciliarsi con la contingenza, accettare la vita come dono e rispondere al dono con gratitudine. Saperlo fare è frutto di un lungo, complesso e spesso tortuoso cammino di crescita, di presa di coscienza sempre nuova, di esercizio della libertà, di umiltà e di buon senso, di capacità di tener conto degli altri, forse anche conseguenza dell’incontro con l’Altro.
Insomma, la gratitudine è frutto di educazione, se per educazione si intende ancora un processo, quello di iniziare l’uomo alla realtà e in questa realtà di aiutarlo a compiersi, a diventare se stesso e così orientarlo a farsi dono per gli altri e spendere le migliori energie e talenti per il bene comune. Tutto ciò può avvenire se gli si insegna a ringraziare.
EVITO LO STRESS? DIPENDE!
Siamo abituati a sentir parlare di stress in termini negativi eppure c’è uno stress funzionale, che ci aiuta a perseguire i nostri obiettivi e a migliorare le prestazioni.
ALLENA LA GRATITUDINE
SE PENSI DI NON AVERE NULLA PER CUI ESSERE GRATO, TI SBAGLI DI GROSSO!
Prova a guardarti intorno, dentro di te, cercando qualcosa di cui essere profondamente grata o grato. Lo so, a volte è difficile trovare qualcosa per cui esserlo. Eppure, se guardi con attenzione, c’è sempre qualcosa per cui essere grati. Osserva i bambini, loro sono inconsapevolmente grati per piccole cose ogni giorno, per questo hanno un sorriso così pieno di vita.