LE ABILITA’ DELL’INTELLIGENZA SOCIALE

E’ l’ora della ricreazione in una scuola materna. Un gruppo di bambini sta correndo nel prato.

Reggie inciampa, si fa male al ginocchio e comincia a piangere, ma gli altri bambini continuano imperterriti a correre, tranne Roger che si ferma. Quando i singhiozzi di Reggie diminuiscono, Roger si abbassa, si strofina il ginocchio dichiarando “mi sono fatto male anch’io!”.

Roger è stato citato come un esempio di intelligenza interpersonale da Thomas Hatch, professore di Howard Gardner, creatore del progetto Spectrum, la scuola basata sul concetto delle intelligenze multiple.

Sembra che Roger, infatti, sia assolutamente bravo a riconoscere i sentimenti dei suoi compagni e a stabilire con loro connessioni facili e rapide.

Fu solo Roger a notare la difficile situazione e il dolore di Reggie. E fu solo Roger a cercare di dargli un poco di sollievo anche se, tutto quel che riuscì a offrirgli, fu di strofinare a sua volta il proprio ginocchio.

Questo piccolo gesto tradisce un talento per i rapporti interpersonali, una capacità emozionale essenziale per la conservazione di forti relazioni – nell’ambito del matrimonio, dell’amicizia o di un rapporto d’affari.

Il talento di Roger esemplifica una delle quattro abilità distinte che, i professori Hatch e Gardner, identificano come componenti dell’intelligenza interpersonale.

  • CAPACITA’ DI ORGANIZZARE I GRUPPI

Si tratta dell’abilità essenziale del leader che comporta la capacità di coordinare gli sforzi di una rete di individui. Questo è il tipo di talento che si osserva, per esempio, nei militari con mansioni di comando e nei capi efficienti di organizzazioni di qualunque tipo.

  • CAPACITA’ DI NEGOZIARE SOLUZIONI

Questo è il talento del mediatore capace di prevenire i conflitti o di risolvere quelli già in atto. Gli individui dotati di questo talento eccellono nelle trattative, riescono a far bene da arbitri o da mediatori nelle controversie e potrebbero fare carriera nella diplomazia o nella legge oppure come intermediari o mediatori.

  • CAPACITA’ DI STABILIRE LEGAMI PERSONALI

E’ questo il talento riconosciuto in Roger. La dote dell’empatia e del saper entrare in connessione con gli altri. Essa facilita l’inizio di un’interazione, il riconoscimento dei sentimenti e delle preoccupazioni degli altri e stimola la risposta adeguata. E’ l’arte stessa della relazione. Le persone che ne sono dotate sono, in genere, buoni giocatori di squadra, coniugi affidabili, buoni amici o ottimi partner d’affari nel mondo del lavoro. Essi riescono bene, per esempio, come venditori o manager.

  • CAPACITA’ D’ANALISI DELLA SITUAZIONE SOCIALE

Ovvero la capacità di riconoscere e di comprendere i sentimenti, le motivazioni e le preoccupazioni altrui. Questa conoscenza del modo in cui si sentono gli altri può facilitare l’intimità e i rapporti. Nei casi dove è maggiormente sviluppata, questa abilità porta ad essere consulenti competenti.

Prese nel loro insieme, tutte queste abilità, costituiscono l’essenza stessa della brillantezza nei rapporti interpersonali, gli ingredienti necessari per il fascino, il successo sociale e persino per il carisma.

Coloro che sono dotati dell’intelligenza sociale possono entrare in rapporto con gli altri con grandissima disinvoltura, sono abilissimi nel leggere le loro reazioni e i loro sentimenti.

Sanno inoltre fare da guide e da organizzatori e riescono a ricomporre le dispute che insorgono sempre in qualunque attività umana.

Essi sono, per loro natura, dei leader.

Infatti, le persone che sanno esprimere i sentimenti impliciti della collettività e sanno articolarli in modo da guidare il gruppo al raggiungimento dei propri obiettivi. Questi individui sono il tipo di persone con le quali gli altri amano stare perché sono corroboranti dal punto di vista emotivo.

In altre parole, diffondo intorno a loro il buon umore e portano gli altri ad esclamazioni come “è un piacere avere a che fare con gente così!”.

Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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