Questo tema intende rispondere ad un preciso quesito, ma anche approfondire alcuni concetti importanti per tutti i temi sulla comunicazione, in particolare il concetto di interazione sociale e la distinzione tra interazione comunicativa come passaggio di informazioni a interazione comunicativa come elaborazione e condivisione di significati.
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L’ENERGIA BENEFICA DELL’ARIA CARICA DI IONI NEGATIVI
Ti sarà sicuramente capitato di trascorrere del tempo in mezzo alla natura, vicino ad un fiume, un lago, al mare o una cascata e sentirti profondamente rigenerata/o, con la mente lucida e ricaricata di nuova energia.
Il concetto della ricarica è centrale per spiegare cosa ci succede: stiamo bene non solo perché è tutto molto “bello” a livello estetico, ma proprio perché l’aria che respiriamo è carica di energia.
LA CONSAPEVOLEZZA E’ UN PROCESSO QUOTIDIANO
So per esperienza personale che, per coltivare il potere di guarigione della consapevolezza non basta seguire meccanicamente delle istruzioni. Nessun processo di apprendimento autentico funziona così. L’apprendimento e la trasformazione sono possibili solo quando la mente è aperta e ricettiva. Nella pratica della consapevolezza dovrai portare tutto te stesso. Non basta assumere una posizione meditativa e aspettare che magicamente succeda qualcosa, né accendere un video e aspettarti che ti faccia qualcosa.
CAPIRE E GESTIRE AL MEGLIO LO STRESS
Fondamentalmente lo stress è una componente naturale del vivere a cui non è possibile sottrarsi come non è possibile sottrarsi alla condizione umana.
Alcuni cercano di evitarlo cingendosi di barriere protettive che li separano dalle esperienze della vita; altri cercano di sfuggirgli desensibilizzandosi in vari modi.
Naturalmente tutti abbiamo bisogno, di quando in quando, di prendere le distanze dei nostri guai.
Ma se la fuga diventa il modo abituale di rapportarci ai nostri problemi, quegli stessi problemi finiscono per moltiplicarsi.
Non scompaiono magicamente: ciò che scompare, o perlomeno si eclissa, è la nostra capacità di imparare, crescere, cambiare e guarire. Alla fin fine, affrontare i problemi è solitamente l’unico modo per superarli.
CHE TU CREDA DI FARCELA O MENO, AVRAI COMUNQUE RAGIONE
Significa che siamo noi, attraverso le nostre credenze, a creare la realtà che viviamo, e non viceversa come siamo abituati a pensare abitualmente.Che tu creda di farcela (e questa è la prima credenza) o di non farcela (seconda credenza), in ogni caso, le cose avverranno avverranno assecondando il tuo schema di pensiero. Quando nasciamo, ci viene “consegnato” uno scenario pre-costituito dentro al quale, oltre al nostro nome e cognome già belli e pronti ad essere da noi “indossati”, abbiamo trovato anche alcuni schemi di comportamento e di ragionamento a cui attenerci. Già il nome e il cognome non sono cosa da poco. Se ti fossi chiamato Vasco (invece di Francesco, Davide, Michele o altri nomi comuni) in qualche modo avrebbe influito sulla tua vita, così come lo fa il cognome, la città, il periodo storico in cui siamo nati e così via. Nel famigerato scenario pre-costituito troviamo una serie di elementi che potenzialmente ci influenzeranno. Sottolineo potenzialmente perché scopo di un percorso di presa di coscienza di sé, è anche quello di liberarci da questi schemi.
COME POTER VIVERE APPIENO LA FELICITA’ NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI (NONOSTANTE TUTTO)
– PARTE 1 –
La felicità può essere considerata come un dono che facciamo a noi stessi, una sorta di auto-regalo che possiamo scegliere di vivere oppure di abbandonare.
Quando si parla di felicità intendiamo generalmente quel piacevole stato psicofisico nel quale percepiamo un senso di benessere generale che ci accompagna quasi in ogni singolo momento della nostra vita.
Il concetto di felicità è certamente soggettivo: se osserviamo i bambini possiamo notare che si divertono e riescono a essere felici con davvero poco, mentre noi adulti, quasi come se avessimo perduto qualcosa, abbiamo bisogno di stimoli più potenti.
In questo articolo vedremo in primo luogo perché essere felici è un diritto che possiede ciascuno di noi e poi capiremo come essere felici con alcuni accorgimenti molto importanti
ESSERE FELICI E’ UN DIRITTO DI TUTTI
Quando si parla della propria ricerca della felicità bisogna avere ben chiaro in mente che ognuno di noi possiede il diritto di essere felice, di prosperare e di stare bene con se stesso.
8 RISPOSTE ALLE DOMANDE SULLA FELICITÀ
Ho risposto alle domande che più spesso ci facciamo sulla felicità, cercando di dare spunti di riflessione interessanti per agire verso la direzione più funzionale.
I 5 ASPETTI DA AGIRE PER SENTIRSI FELICI
PARTE 2
I 5 ASPETTI DA AGIRE PER SENTIRSI FELICI
Prima di tutto bisogna prendere consapevolezza di due cose:
I ruoli nella società servono e la fanno apparentemente funzionare
I ruoli possono essere una traccia per orientarsi: ma tu non sei un’etichetta
1 – NON ASSUMERE I RUOLI CHE TI ATTRIBUISCONO GLI ALTRI
2 – SCEGLI ATTENTAMENTE IL TUO LAVORO
3 – PRATICA LA FELICITA’ DELIBERATA
4 – CONFESSA QUALCOSA DI CUI TI VERGOGNI
5 – ESSERE FELICI RIFIUTANDO CIO’ CHE NON VOGLIAMO
LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE NON ACCETTA UN AIUTO ESTERNO – COSA FARE?
Tutti noi siamo stati educati a fare tutto il possibile – e a volte l’impossibile – per aiutare gli altri. È un concetto che abbiamo profondamente radicato e che, senza dubbio, è encomiabile. A volte, però, nell’atto di aiutare gli altri possiamo soffrire un’emorragia emotiva che finisce per esaurire la nostra energia e distruggere il nostro equilibrio psicologico. Gli psicologi sanno che non è possibile aiutare chi non vuole essere aiutato. Ecco perché, in alcuni casi, è fondamentale capire che non tutti vogliono essere aiutati e non possiamo aiutarli.
POSSIAMO AIUTARE SOLO QUANDO L’ALTRA PERSONA ACCETTA IL NOSTRO AIUTO
Questo è il punto di partenza, possiamo aiutare solo quando l’altra persona accetta il nostro aiuto.
LE TECNICHE CHE MOLTI “ESPERTI” UTILIZZANO POSSONO DANNEGGIARTI SE NON C’E’ UN OBIETTIVO CHIARO
Le parole che utilizziamo sono l’espressione delle nostre esperienze di vita e possono rivelare molto di quello che siamo e di quello in cui crediamo, soprattutto quando sono analizzate nel loro insieme a livello di struttura, successione e regole.
Sembra una banalità agli occhi di un esperto ma, in realtà, non avere un obiettivo può generare dei grossi danni. Sì, perché molte tecniche sono davvero potenti, sia in modo funzionale che disfunzionale.
COME PERCEPIRE MAGGIORE CALMA E SENSO DI RILASSATEZZA
Provi eccitazione, irritabilità o tristezza senza una ragione apparente?
È una sensazione che ti invade con una certa frequenza?
Nonostante ci possano essere diverse spiegazioni, una possibilità è che tu possa soffrire di una carenza di determinate sostanze.
Il nostro cervello, infatti, può usare fino a 100 diversi neurotrasmettitori, e il GABA è uno dei più importanti.
Non a caso, lo si conosce come il neurotrasmettitore della calma e del rilassamento.
Per capire il meccanismo d’azione dei neurotrasmettitori è bene aver ben presente le sinapsi chimiche e la loro composizione, descritta precedentemente.
LO STUDIO SULLA GRATITUDINE E LA CORRELAZIONE CON LA SOLITUDINE E LA SALUTE FISICA
La gratitudine è stata concettualizzata come parte di un ampio orientamento disposizionale verso la percezione e l’apprezzamento del positivo nella vita (dagli studi effettuati da Wood, Froh e Geraghty). Studi emergenti stanno ora dimostrando che la gratitudine può svolgere un ruolo protettivo e predittivo nella salute fisica auto-riportata (Hill, Allemand e Roberts).
L’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA FA MALE?NO, FA MALE NON ASSUMERLO!
L’olio extra vergine di oliva è uno fra i grassi vegetali più noti ed uno tra i più sani in assoluto ed è quindi altamente raccomandato inserirlo – nelle giuste quantità e meglio se spremuto a freddo e non filtrato – nella nostra alimentazione.
La prevalenza di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, il suo contenuto di vitamine e di antiossidanti lo rendono infatti un alimento fondamentale per il benessere e la salute a tutte le età.
COME SCOPRIRE IL TUO TALENTO
Per poter avere successo in un determinato settore, sia esso lavorativo, sportivo o artistico, è necessario avere talento e, contestualmente, dedicarsi allo studio impegnandosi a sviluppare quanto più possibile le proprie doti.
Ma prima di tutto è necessario definire il proprio talento, ossia capire in cosa si è maggiormente predisposti. Ognuno di noi ha un talento, fidati, l’importante è scoprirlo e, se mi seguirai, ti aiuterò ad identificarlo.
COME RICONOSCERE E GESTIRE I MECCANISMI DELLA TUA MENTE
Iniziamo con il dire che i bias cognitivi sono costrutti fondati, al di fuori del giudizio critico, su percezioni errate o deformate, su pregiudizi e ideologie; utilizzati spesso per prendere decisioni in fretta e senza fatica.
Sono sempre di più le persone che parlano di bias cognitivi e che approfondiscono questo argomento: sta aumentando in modo considerevole la voglia di conoscere se stessi (e il proprio cervello) e il fatto che tu stia leggendo queste parole ne è la testimonianza.
Al tempo stesso, esiste anche un dato meno felice (ed è un eufemismo): da un lato sta aumentando l’interesse per la conoscenza, dall’altro lato sta aumentando a dismisura la disinformazione, ed è per questo che è necessario fare estrema chiarezza sull’argomento, sgomberando subito il campo da approcci poco scientifici.
MIGLIORA IL TUO DIALOGO INTERIORE CON LA CONSAPEVOLEZZA
Ti sei mai accorta o accorto che la tua mente produce un chiacchiericcio mentale a volte automatico, a volte volontario?
Ciò a cui facciamo riferimento quando parliamo di “self-talk”, nelle prestazioni, è solo il modo volontario di parlarsi.
Non è il solo notare come tendiamo a parlarci.
6 ESERCIZI PRATICI PER LE EMOZIONI POSITIVE
Per gestire al meglio le tue emozioni ed aumentare il senso di felicità percepito, ci sono pratiche quotidiane che ti possono portare a creare un’abitudine alla felicità nella tua vita e aumentare le tue emozioni positive.
Negli ultimi anni, molti ricercatori hanno trovato modi nuovi e scientificamente provati per garantire un maggior benessere.
Da Martin Seligman a Barbara Fredrickson, da Jon Kabat-Zinn a Amy Cuddy, questi “studiosi del benessere” hanno scoperto e condiviso una serie di pratiche differenti per contribuire ad aumentare il livello di positività che puoi sperimentare nella tua vita.
6 ESERCIZI PRATICI PER LE EMOZIONI POSITIVE
Per gestire al meglio le tue emozioni ed aumentare il senso di felicità percepito, ci sono pratiche quotidiane che ti possono portare a creare un’abitudine alla felicità nella tua vita e aumentare le tue emozioni positive.
Negli ultimi anni, molti ricercatori hanno trovato modi nuovi e scientificamente provati per garantire un maggior benessere.
Da Martin Seligman a Barbara Fredrickson, da Jon Kabat-Zinn a Kristin Neff, questi “studiosi del benessere” hanno scoperto e condiviso una serie di pratiche differenti per contribuire ad aumentare il livello di positività che puoi sperimentare nella tua vita.
IL POTERE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA
“Le persone competenti sul piano emozionale (quelle che sanno controllare i propri sentimenti, leggere quelli degli altri e trattarli efficacemente) si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni intime, che nel cogliere le regole implicite che portano al successo politico”.
Daniel Goleman (psicologo, scrittore e giornalista statunitense, uno dei massimi esperti di intelligenza emotiva) con tale affermazione, illustra quanto l’intelligenza emotiva – ossia la capacità di saper gestire la vita emozionale, utilizzandola come base per la motivazione e il comportamento – rappresenti una delle abilità più importanti in tutti gli ambiti della vita.
PER SENTIRTI SEMPRE MEGLIO PROVA IL METODO SI.CO.RE.
Ci sono migliaia di studi scientifici internazionali che attestano gli enormi effetti benefici che, alcune semplici abitudini, possono apportare al nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.
Il nostro benessere è imprescindibilmente legato al funzionamento della nostra mente, sia che abbiamo piccoli fastidi, sia che abbiamo problemi oggettivamente molto impattanti.
Tali accorgimenti se eseguiti correttamente ed in modo costante aumentano il nostro senso di consapevolezza e benessere generale.
TROVA LA TUA “RAGIONE DI VITA” CON IL METODO IKIGAI
IKIGAI è l’unione tra “iki” (vivere) e “gai” (ragione) e significa proprio “ragione di vivere”, “ragione di vita” e, secondo la cultura giapponese, ognuno di noi la possiede.
I CINQUE PILASTRI DELL’IKIGAI
Ken Mogi, neuro-scienziato giapponese, ha definito i cinque pilastri fondamentali:
1 – COMINCIARE IN PICCOLO
2 – DIMENTICARSI DI SE’
3 – ARMONIA E SOSTENIBILITÀ
4 – GIOIA PER LE PICCOLE COSE
5 – STARE NEL QUI ED ORA
LE EMOZIONI DEFINISCONO IL NOSTRO STATO DI BENESSERE
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.
Secondo la maggior parte delle teorie moderne, le emozioni sono un processo articolato in più componenti e con un decorso temporale che evolve.
IL TUO CERVELLO TI INGANNA, ALLENALO!
Le distorsioni cognitive
ASTRAZIONE SELETTIVA DELLE INFORMAZIONI
Si crea un’astrazione selettiva delle informazioni quando si considerano solo i dati in accordo con le proprie convinzioni, ignorando o sottovalutando quelli che non lo sono.
ESEMPIO
Se mentre parli in pubblico ti accorgi che tre persone, di un’ampia platea, stanno sbadigliando o sono distratte, verrai alla conclusione che non sei in grado di coinvolgere il pubblico.
ASPETTATI IL MEGLIO E PREPARATI AL PEGGIO CON IL BI-PENSIERO!
In molte di tali decisioni entra in gioco un bias cognitivo chiamato “Effetto di overconfidence” che è un pregiudizio consolidato in cui la fiducia soggettiva di una persona nei propri giudizi è attendibilmente maggiore dell’accuratezza oggettiva di tali giudizi, specialmente quando la fiducia è relativamente elevata.
L’eccesso di fiducia è un esempio di una calibrazione errata delle probabilità soggettive. Questo, spesso, porta ad una convinzione legata al fatto che una cosa, sopratutto negativa, non capiterà a noi.
IL MODELLO BIG FIVE DELLA PERSONALITA’ TRA STUDI E CRITICHE
La teoria dei Big Five, di Robert R. McCrae e Paul T. Costa, è una tassonomia dei tratti di personalità. Tra la moltitudine di modelli incentrati su un approccio nomotetico (ossia il modo di impostare una ricerca conoscitiva che miri alla scoperta di un assetto normativo della realtà regolata quindi nel suo complesso da leggi universali) allo studio della personalità, risulta uno dei più condivisi e testati, sia a livello teorico sia empirico.
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