LE CONVINZIONI

– PARTE 3 –

NON VEDO L’ORA DI DIVENTAR BAMBINO

La reticenza di quel bambino – costretto a mangiare il suo stesso vomito, in un angolo della mensa dell’asilo – nasceva dalla vergogna di essere sbagliato.

Se una persona adulta, ai tuoi occhi autorevole, ti forza a far qualcosa contro tutta la tua buona volontà, c’è sicuramente qualcosa che non va in te

Era questa la CONVINZIONE DEPOTENZIANTE di quel bambino.

Ribellarsi e dimenarsi, non era giusto. Non era giusto, non serviva a niente e, anzi, era pericoloso. Lo sapeva bene quel bambino perché, i suoi grandi occhi scuri scrutavano visi ed umori e così, interpretando il mondo intorno a lui, aveva percepito, sin dal primo momento, un’energia molto brutta. 

Dietro gli sguardi poco rassicuranti delle “maestre con il velo nero”, c’era la carismatica vocazione di instillare delle precise regole di comportamento. Regole che si dovevano rispettare, anche durante la “fase artistica”.

Così, con un pastello in mano e la creatività imprigionata nella mente, quel bambino non osava alzare la testa dal proprio foglio bianco. 

Il suo compagno invece, in un coraggioso moto di ribellione infantile, si guardava intorno emettendo rumorose melodie, ancora del tutto ignaro della gravità del suo atto. Di lì a poco, infatti, la più anziana delle “spose di Dio” gli inveì contro e punì il piccolo, temerario peccatore con un deciso scappellotto alla nuca. Le lacrime non intenerirono affatto l’anziana maestra che, ancor più irritata dal pianto, gli tirò un altro ceffone che fosse d’esempio per tutti.

Disturbare le persone grandi, con i loro grandi problemi, non era quindi una cosa da fare. Mai e poi mai.  

Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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