NON SEMPRE CHI CHIEDE UN CONSIGLIO VUOLE UNA TROVARE UNA SOLUZIONE

Capita spesso che qualcuno ci chieda un consiglio, un parere riguardo una situazione particolarmente sfidante. Ci parla a lungo del problema cercando un aiuto, un sostegno.

Quindi, dopo aver ascoltato a lungo e fatto qualche domanda, per avere un quadro più chiaro, cerchiamo di dare il nostro contributo, offrendo il nostro punto di vista, le nostre soluzioni.

Ad ogni consiglio elargito, però, riceviamo risposte del tipo: “questo già l’ho fatto, con zero risultati”, “già ci ho provato, ma non funziona”, “mi sembra un’ottima idea, ma non credo proprio faccia al caso mio” e via discorrendo.

In questo caso, il nostro interlocutore, non vuole una soluzione perché, ammesso che ci sia la soluzione perfetta, non la prenderebbe mai in considerazione adducendo una serie di scuse più o meno strutturate.

E’ quindi ovvio che vuole solo parlare di una situazione che percepisce particolarmente impegnativa. 

L’unica cosa che possiamo fare, in questo caso, è ascoltare e cercare di far domande per permettere alla persone di vedere la situazione da altri punti di vista e, quando si è parlato abbastanza di quell’argomento, cambiare discorso, cambiando “stato”, cioè cambiando atteggiamento, posizione del corpo, tono e magari l’ambiente.

Se si è argomentato a lungo seduti ad un tavolo, alziamoci e, con un tono propositivo, invitiamo il nostro interlocutore ad uscire parlando di temi più leggeri e stimolanti!

DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE

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“DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE”


Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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