I NEURONI SPECCHIO E LE RELAZIONI

neuroni specchio sono una classe di neuroni motori che si attiva involontariamente sia quando un individuo esegue un’azione finalizzata, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione finalizzata compiuta da un altro soggetto qualunque.

I NEURONI SPECCHIO PERMETTONO DI PROVARE EMPATIA

Sono quel ponte che ci collega, che ci lega gli uni agli altri e che, allo stesso tempo, ci permette di sperimentare tre meccanismi fondamentali:

  • Poter conoscere e comprendere ciò che la persona che abbiamo davanti sente o sperimenta (componente cognitiva)
  • Poter provare quello che la persona prova (componente emotiva)
  • Poter rispondere in modo compassionevole, dando vita a quel comportamento sociale che ci permette di avanzare in quanto gruppo.

ABBIAMO NORMALIZZATO LA “SOFFERENZA” ALTRUI

Il problema è che siamo così immersi nel nostro micro-mondo da non essere capaci di vedere oltre.

L’unico modo di superare questo ostacolo è mettere in pratica un altruismo efficace e attivo.

DOBBIAMO IMPARARE A GUARDARE GLI ALTRI SENZA PREGIUDIZI

Non serve a nulla limitarci a “provare quello che provano gli altri”: è necessario captare la loro realtà, ma mantenendo la nostra, per riuscire ad accompagnarli in modo efficace in un processo di aiuto, supporto e altruismo.


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DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE

Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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