IL TUO CERVELLO TI INGANNA, ALLENALO!

Le distorsioni cognitive

ASTRAZIONE SELETTIVA DELLE INFORMAZIONI

Le distorsioni cognitive, o bias cognitivi,  sono delle modalità errate che abbiamo tutti – più o meno marcate e più o meno frequentemente – di processare le informazioni, ovvero cattive interpretazioni di quello che accade intorno a noi. Ciò genera spesso molteplici conseguenze negative.Saperle individuare ed analizzare, ti aiuta ad avere un quadro più completo di come funziona la tua mente, permettendoti di sviluppare atteggiamenti più efficaci

ASTRAZIONE SELETTIVA DELLE INFORMAZIONI

Si crea un’astrazione selettiva delle informazioni quando si considerano solo i dati in accordo con le proprie convinzioni, ignorando o sottovalutando quelli che non lo sono.

ESEMPIO

Se mentre parli in pubblico ti accorgi che tre persone, di un’ampia platea, stanno sbadigliando o sono distratte, verrai alla conclusione che non sei in grado di coinvolgere il pubblico.

CONSIGLIO

Se vuoi evitare questa distorsione, prova ad osservarti dall’esterno, come se stessi guardando un’altra persona e chiediti se quella persona stia realmente prendendo in considerazione tutte le informazioni presenti. Se su una platea di cento persone l’attenzione cade su quelle uniche tre momentaneamente distratte, è davvero una tua incapacità comunicativa?

Per allenare la tua mente a questi inganni, è opportuno farsi aiutare da degli esperti che ti sappiano indicare queste trappole mentali e ti guidino ad accorgetene e a gestirle al meglio!


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DALL’OBIETTIVO AL BENESSERE


Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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