L’IMMENSO POTENZIALE DELLA MENTE

– PARTE 5 –

NON VEDO L’ORA DI DIVENTAR BAMBINO

Essere invisibili non è così semplice come credeva quel bambino. Richiede uno sforzo fisico ed emotivo non indifferente. Lui, quel bambino, non lo aveva messo in conto, ma gli piacevano le sfide. E questa, era sicuramente una di quelle per cui valeva impegnarsi a fondo.

La mente ha, per sua stessa natura, un potenziale immenso.

Pensaci un attimo.

I bambini riescono a trasformare una vecchia scatola di cartone in un meraviglioso castello, solo grazie alla fantasia. Nessuno lo ha insegnato loro.

Noi adulti, purtroppo, non siamo più in grado di farlo perché, lungo il percorso di crescita, hanno instillato in noi l’arte della razionalizzazione, facendoci dimenticare l’immenso dono con cui nasciamo.

Diventare invisibile non era impossibile. Forse un po’ difficile, quello sì, ma non impossibile. A volte ci riusciva, altre no.

Accadeva ad esempio che, quando era all’asilo, i suoi compagni non lo notassero e gli andavano addosso, lo spintonavano o gli starnutivano sopra, proprio come se non ci fosse.

Quel bambino, all’inizio, ci restava male, molto male.

Poi, però, si ricordava che aveva il superpotere di diventare invisibile e sorrideva.

“E’ così buono e bravo che non si vede e non si sente” i risultati arrivavano sempre più numerosi e rendevano gli adulti stracontenti di quell’insolito superpotere. Quel bambino doveva solo imparare a gestirlo al meglio.

Ciò non sapeva però quel bambino era che, quel superpotere, non ha solo vantaggi, ma ha anche molti, tanti, troppi svantaggi. Infatti…

Pubblicato da OBIETTIVO BENESSERE

OBIETTIVO BENESSERE è un percorso basato sulla mindfulness, termine inglese che vuol dire “consapevolezza“ e che, secondo Jon Kabat-Zinn, l’ideatore del protocollo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) consiste nel: "prestare attenzione con intenzione al momento presente in modo non giudicante". La si può descrivere anche come un modo per coltivare una presenza più piena all’esperienza del momento, al qui e ora. L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza – una delle principali tradizione meditative del buddismo classico, ma scevro della cornice religiosa e corroborato da migliaia di ricerche scientifiche internazionali – e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni, specifico per migliorare l’equilibrio emotivo, il benessere psicofisico, la gestione di ansia, stress, dolore, dipendenze e disturbi depressivi minori.

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